COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO?

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) vengono definiti dal DSM 5 come disturbi caratterizzati da una persistente difficoltà nell’apprendimento delle abilità scolastiche.
Viene chiamato disturbo perché è qualcosa che disturba, poiché fa trovare degli ostacoli lungo la strada; possiamo immaginare che nel cervello ci siano tante strade, in cui tante macchine portano informazioni fino a dei garage, che custodiscono varie informazioni; tali informazioni quando servono vengono recuperate, ma nel recuperarle ci possono incontrare, appunto, degli ostacoli.
Nel caso dei DSA, se gli ostacoli si trovano nella lettura si parla di dislessia (in particolare se la compromissione riguarda la decodifica e quindi l’accuratezza e la velocità di lettura) o si parla di
disturbo della comprensione del testo (se le difficoltà riguardano il cogliere il significato di un
brano); se gli ostacoli si trovano nel calcolo si parla di discalculia; se gli ostacoli si trovano nella
scrittura si parla di disortografia (se la compromissione deriva prevalentemente dalla presenza di
errori ortografici) o di disgrafia (se la compromissione riguarda la componente grafica della
scrittura e quindi la leggibilità).
I DSA vengono regolamentati e tutelati dalla legge 170/2010 che riconosce dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia come disturbi specifici dell’apprendimento.
DSA non significa essere poco intelligenti, che ci si impegna poco o avere una colpa, un problema o
dei privilegi. Quando si incontrano questi ostacoli si possono incontrare emozioni e pensieri non facili, ma è sempre possibile poter chiedere aiuto, poterne parlare, diventare autonomi e raggiungere il risultato che si desidera con gli strumenti che servono.

Articolo ed immagini di Giulia Alfiero

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